Diario di guerra dal Corno di Cavento

Venerdì 13 febbraio alle ore 21:30 in Sede CAI
proiezione di un filmato riferito ad un episodio della Grande Guerra

Vicende storiche
.  Nella primavera del 1916 (dal 12 aprile) si svolse la cruenta offensiva italiana contro le deboli difese austriache poste sul crinale di confine nel gruppo dell’Adamello. Occupato il passo e la cima Lobbia Alta, l’attacco proseguì lungo il crinale della testata di Val di Fumo (Cresta Croce, Dosson di Genova e Monte Fumo); il 29 e 30 aprile gli alpini avanzarono contro i passi di Folgorida e Topete con l’intento di scendere in Val Rendena dalla via più breve, posta a metà della Val di Genova e aprirsi, attraverso la Val Rendena, la strada per Trento. Gli alpini riuscirono a conquistare il Crozzon di Folgorida e di Lares e Passo di Cavento, mentre si infransero nel sangue i vari attacchi contro la linea dei Passi che saranno abbandonati dai difensori austro-ungarici solo dopo la presa italiana del Crozzon e del Passo del Diavolo (17 maggio 1916). Le truppe italiane riuscirono a discendere in Val di Genova, ma furono costrette a ritirarsi per il pericolo di valanghe e per le difficoltà di rifornimento, dopo aver incendiato i rifugi Bedole e Lares. Gli austriaci, la notte del 30 aprile 1916, dopo una marcia forzata da Tione occuparono stabilmente il Corno di Cavento (3402 s.l.m.), che in seguito divenne il caposaldo avanzato di tutto lo schieramento difensivo austriaco sulla Vedretta del Lares (170° Landsturm cap. Feichtner).
Dall’11 febbraio del 1917 il ten. Felix Hecht von Eleda assunse il comando del Corno di Cavento con la 1° compagnia esploratori dei Tiroler Kaiserjäger, precedentemente presidiato da una compagnia del 161° battaglione Landsturm al comando del cap. Fahrner. L’obiettivo assegnato al ten. Hecht dagli alti comandi era quello di portare al Continua a leggere

Condividi i nostri articoli
Facebook